lunedì 31 marzo 2008
La Musica nelle Aie e la Biodiversità Culturale
Aspettando la kermesse " La Musica nelle Aie" iniziano vari incontri sull'ambiente.
Dopo il successo delle precedenti edizioni del Folk festival " La musica nelle Aie" - Castel Raniero Folk Festival i preparativi per la nuova edizione continuano senza sosta. Tra il lavoro da svolgere affinchè tutto vada secondo il progetto, lo staff ha anche appreso la felice notizia riguardante il vincitore del Castel Raniero Folk Festival della passata edizione . Nel merito, Paolo Lizzadro, mente e cuore dei Lampasciounazz, vincitori appunto dell'edizione del 2007, è l' autore di uno dei brani scelti da Teresa De Sio per "Riddim a Sud" http://www.teresadesio.com/RIDDIMS.html. Una notizia questa , molto gradita dallo staff di MnA che, dopo essersi concessa una breve pausa per festeggiare ha ripreso i preparativi . In merito, la kermesse non si limiterà a polarizzare l'attenzione solo dal 9 all'11 maggio, infatti, in attesa dell'evento finale sono in programma degli interessanti incontri sul territorio. Nello specifico, il Centro di Educazione Ambientale di Faenza organizza : Eco-Nomia ciclo di incontri CEA sull' ambiente. Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 2 Aprile alle 20,30 presso l'Auditorium di S. Umiltà - Aula Magna del Liceo Torricelli a Faenza (RA). In detta occasione interverrà Pietro Bandini di "La Musica nelle Aie". L' 'incontro verte sul tema :"Biodiversità Culturale e Regionale" e al termine dello stesso sarà proiettato il filmato dell' edizione 2007 del Castel Raniero Folk Festival. Venerdì 11 aprile, alle 21.00, invece , a "I Firoi" in via Di Sopra, 34 , sempre a Faenza , si esibirà il duo Folk Occitano dalla Valle D' Aosta "Oplà".. Il 25 aprile, sempre in occasione dell'anteprima de "La Musica nelle Aie" , alle 15.30 alla "Sagra di Primavera" Pieve Corleto sarà la volta dell'esibizione dei "Quinzân" . Un pomeriggio all'insegna del FolkRock Romagnolo.
Lucia Vagliviello
Inaugurata Donnarte presso il Cenacolo On Art
Con Clara Menerella, padrona di casa, sono state esposte le opere di Maria Pia Daidone, Adriana Del Vento, Lucia Gangheri, Nicoletta Gentile, Anna Giordano, Reneta Pagano, Ilaria Parente, Marta Pilone, Anna Pozzuoli, Gabriella Pucciarelli, Carla Seller, Maria Tobia, Tina Vaira e Ada Vinciguerra.
Alla presenza di oltre un centinaio di cittadini, politici, esperti e artisti, la mostra, che resterà aperta fino al 5 aprile p.v., ha visto la presenza del dott. Carmine Antropoli, sindaco di Capua, città che ha patrocinato la manifestazione assieme all’Agenzia Giovani della Provincia di Caserta, del presidente dell’AGP di Caserta, Luigi Ziello, dell’on. Mario Landolfi, Presidente della Commissione di Vigilanza della Rai, di Michele Zannini, Presidente Nazionale dell’Acli Terra e già sindaco di Mondragone, oltre che del critico Rosario Pinto e dello storico Nadia Verdile.
Appena dopo l’inaugurazione, l’ottima performance del mimo Armando Profumi e dei musicisti Gianfranco Narracci e Pasquale Rimoli, hanno vivacizzato la manifestazione e testimoniato un evento che potrebbe caratterizzare Mondragone e On Art come uno dei cenacoli nazionali della cultura al femminile. Un buffet ha reso più frizzante l’evento ma l’attenzione è stata catapultata sulle magnifiche opere esposte, sapientemente pubblicate in un elegante catalogo, il cui progetto grafico, veramente apprezzato ed avvincente, è stato curato da Antonia Nerone e da Nicola Cante, in cui le quindici artiste hanno espresso vissuti e diramato orientamenti che certamente incidono e incideranno con vigore sul percorso formativo della Città di Mondragone e in Terra di Lavoro.
Ignazio Del Vecchio
domenica 30 marzo 2008
La musica nelle aie - Castel Raniero Folk Festival da 9 all'11 maggio.
E' ormai ufficiale l'elenco dei partecipanti alla kermesse.
Castel Raniero-Faenza- Dal 9 all'11 maggio Castel Raniero, provincia di Faenza prenderà vita il Folk Festival "La MUsica nelle Aie". La manifestazione gode del patrocinio e del supporto del Comune di Faenza, della Provincia di Ravenna, della Regione Emilia Romagna,delle Terre di Faenza, Moto d'Idee, Audiocoop-Meifest, Mescalina.it, Territorio Musicale, Voci per la Libertà, Risonanze Unplugged, Tratti Festival, Reno Folk e polarizzerà l'attenzione sulle prime colline di Faenza durante Castel Raniero in Festa, manifestazione in cui il contatto con la natura primeggia grazie alla possibilità di camminare in tutta tranquillità lungo un percorso denominato "passeggiata faentina" o partecipare ad una gara podistica tra le più rinomate della zona, inoltre non bisogna dimenticare l'ampio spazio dato all' enogastronomia locale attraverso uno stand gastronomico, molto fornito, e ad una mostra mercato di prodotti tipici. La Musica nelle Aie-Castel Raniero Folk Festival, nato come semplice intrattenimento lungo il percorso della "passeggiata faentina" è diventato uno dei festival-concorso più caratteristici della scena folk italiana, grazie soprattutto alla formula e al contesto che lo rende unico. Tre giorni di musica folk nell' accezione più ampia del termine che raggiunge il culmine, domenica, quando prende corpo il vero e proprio Folk Festival, un circuito ad anello di cinque chilometri di strada tra aie e campi, più di una ventina tra gruppi e solisti che suonano contemporaneamente per oltre quattro ore innanzi ad un folto pubblico che passeggia, ascolta e balla. Questi son solo alcuni dei numeri che contraddistinguono la kermesse "La Musica nelle Aie". Quest'anno i partecipanti a "La Musica nelle Aie- Castel Raniero Folk Festival 2008 sono: Anima Popolare (Isernia), Aquarata (Corato - Bari), Arangara (Calabria/Bologna), Banda Popolare Sarach e Trabach (Imola - Bologna), Circuito Folk (Pesaro), Clipper (Ancona), Dimondi (Imola - Bologna), Humus (Vignola - Modena), Ij Servaj (Favria Canavese - Torino), La Banda de’ Grel (Faenza - Ravenna), Les Griotes (Pistoia), Malanova (Santa Lucia della Mela - Messina), Malghesettindipendenti (Sarezzo - Brescia), Maltra B Folk (Castronno - Varese), Marcabru (Forlimpopoli - Forlì-Cesena), Natolizzadrominutoconl’orchestranellatestaeduelampascioninellatasca (Marradi - Firenze), Orbit della Foresta delle Ecotette di Gnignano (Lodi e dintorni), Radadum (Bologna), rRò (Bologna), Terramaris (Roma), Trio Adriatica (Teolo - Padova),Tupa Ruja (Roma) e Violini della Barca (Bologna).
www.musicanelleaie.org
www.myspace.com/musicanelleaie
mna@musicanelleaie.org
skype: aldo-foschini
tel.: 339 7261421 (Pietro Bandini)
Lucia Vagliviello
Gli inviati al fronte.
Il 31 marzo alle ore 15,00 presso l’Aula dei Consigli di Facoltà dell’UNISA si terrà il convegno/dibattito su “Gli inviati al fronte ” – Testimonianze raccontate agli studenti dell’ Università di Salerno. L'evento è organizzato e promosso dalle Associazioni Culturali e di Promozione Sociale “i Meridiani” Onlus e “Giovani del Sud” in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno.L'interessante programma che polarizzerà l'attenzione dei presenti vedrà , dopo i saluti di Raimondo Pasquino, Magnifico Rettore dell’UNISA, di Annibale Elia, Direttore Dipartimento Scienze della Comunicazione del’UNISA, di Alfonso Giarletta, Presidente dell’Associazione “i Meridiani” Onlus e di Lello La Pietra, Presidente dell’Associazione “Giovani del Sud” gli interventi di Pino Scaccia, Inviato Speciale del TG1, di Vittorio Dell’Uva, Inviato Speciale de Il Mattino e di Mauro Del Vecchio, in prima linea da dieci anni in missioni di pace. I lavori sono coordinati dal giornalista del TG3 Mimmo Liguoro. Durante il convegno Rosario Morisco, cantautore e militare dell’Esercito Italiano, da sempre impegnato in Missioni di Pace all’estero con i propri reparti, si sibirà con il brano “Signorsì” presentato al Festival di Sanremo 2008 nella sezione “Categoria Giovani”. Il convegno è stato pensato e programmato anche in vista della quarta edizione del Premio giornalistico “Città di Salerno”, ideato con l’intento di premiare gli inviati di guerra che quest’anno si svolgerà il 22 e 23 maggio e vede, per la seconda volta, il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Salerno con un bando di concorso rivolto a tutti gli studenti che intendono affacciarsi anche per la prima volta all’affascinante mestiere del giornalista.
Lucia Vagliviello
Dal 4 al 6 aprile al Pala Olimpico (ex Isozaki) di Torino “Viaggiare in fiera”. Ospite Paolo Meneguzzi.
La manifestazione è dedicata al turismo, allo sport, al tempo libero e alle vacanze.
Si apre venerdì 4 aprile la 1° edizione di "Viaggiare in Fiera", il salone dedicato a turismo, sport e tempo libero. Nella location Olimpica del Palai Olimpico (ex Isozaki), un'ampia sezione espositiva dedicata ai viaggi e al turismo in tutte le sue forme. Sviluppata su oltre 15.000 mq di superficie, con oltre 100 espositori suddivisi in settori, la rassegna torinese, con ingresso libero, vuole essere anche un incontro tra domanda e offerta, per la sfera sportiva così come per quella turistica, con un pubblico che vive ciò che vede. A questo proposito ci saranno aree dedicate alle discipline da praticare nelle strutture, interne ed esterne, appositamente allestite, tra le quali una mongolfiera per volare su Torino. Ad inaugurare l'area spettacoli dedicata a convegni, workshop, sfilate di moda e dimostrazioni sarà il cantante Paolo Meneguzzi. L'iniziativa è nata dall'esigenza di avvicinare il più possibile i visitatori alle attività per il tempo libero. Il salone è aperto al pubblico fino al 6 Aprile dove, esperti del settore guideranno gli ospiti in un viaggio virtuale nella sezione dedicata al turismo. Notevole la presenza dei Tour Operator. Duplice è l'area sportiva da visitare. Oltre all'esposizione di articoli e attrezzature; vi saranno gli spazi attrezzati e preparati all' esterno per esercitarsi negli sport più classici come basket, tennis da tavolo, mountain bike, tiro con l'arco e golf e quelli per le discipline più estreme: snowbord, rampe per il pattinaggio, un ponte tibetano e uno tirolese. Un'area tutta da vivere . Per gli amanti del turismo itinerante, invece, ci saranno caravan, camper, nautica ed il giro del mondo attraverso Overland. Inoltre, si va a scuola di volo AeroClub Torino e per i più curiosi si svolgeranno dimostrazioni di soccorso cinofilo. Non mancheranno le sfilate di moda e la proclamazione "Miss e Mister “Viaggiare in Fiera". Tre giorni da vivere alla portata di tutti: area per i bambini, sport e viaggi dove non mancano la musica con appunto, Paolo Meneguzzi, gli spettacoli con Marco Carena ed il cabaret di Viviana Porro direttamente da Zelig Off.
Lucia Vagliviello
CAPRI ART FILM FESTIVAL, QUESTI I NOMI DEI PROTAGONISTI
Ricco il parterre degli ospiti. Tra i giovani attori emergenti Alessandra Mastronardi e Ludovico Fremont.
Saranno anche quest’anno numerosi gli ospiti di primo piano del mondo del cinema e del giornalismo italiano che parteciperanno al Capri Art Film Festival.
La kermesse, dedicata al tema della diversità, che si terrà a Capri dal 3 al 5 Aprile, infatti, non vedrà solo la partecipazione dei tanti giovani registi provenienti da tutta Italia, ma anche affermati registi, giovani attori emergenti, produttori di primo piano, premi Oscar, grandi firme del giornalismo napoletano.
Anche quest’anno la celebre regista Liliana Cavani sarà il presidente onorario della manifestazione, mentre Gianni Minervini (produttore premio Oscar con il film Mediterraneo) presiederà la giura tecnica del concorso di cortometraggi composta dall’attore Alessandro Haber, da Mario Zaccaria (responsabile Ansa Campania ), dal produttore Umberto Massa (Tre uomini e una gamba, Shooting Silvio), e dal regista e attore Enrico Salimbeni (Radiofreccia).
Non mancheranno tra gli ospiti giovani rivelazioni conosciuti al grande pubblico del piccolo e grande schermo: i ragazzi del laboratorio di cinema “CapriMovieLab” avranno infatti la possibilità di conoscere da vicino diversi nuovi volti del cinema e della fiction italiani, come le giovani attrici Alessandra Matronardi (Eva nella fiction I Cesaroni) e Giulia Michelini (Ricordati di me, Ris 4, Distretto di Polizia) e i giovani attori Ludovico Fremont (I Cesaroni, Scrivilo sui muri) e Davide Rossi (che presenterà al Festival il film Albakiara sulla vita del padre Vasco).
I giorni del festival saranno animati anche dall’attesa anteprima mondiale di “Kill Gil 2 e mezzo”, ultima parte del video-documetario con cui Gil Rossellini, figlio del celebre regista Roberto, ripercorre il calvario della malattia che dal 2004 lo costringe su una sedia a rotelle.
Presente al Festival sarà anche Anna Pavignano (premio Oscar insieme a Massimo Troisi e Michael Redford per la sceneggiatura de “Il Postino”).
Parteciperanno ai dibattiti le giovani attrici Federica Citarella (Carabinieri) e Carolina Marconi (che presenterà un proprio cortometraggio sul tema della diversità).
Guido Lembo farà il suo debutto a teatro con un musical che andrà in cena nel teatro del Grand Hotel del Quisisana.
"Per il secondo anno - ha spiegato il giornalista Giampiero Marrazzo che condurrà gli eventi del festival, patrocinato, tra l’altro, da Cinecittà Holding - ho il piacere di presentare questa manifestazione, che riesce a coniugare l'arte del cinema con un tema importante come quello della diversità. Vedere come i giovani si impegnino a portare sullo schermo temi sociali, circoscritti in corti cinematografici, è entusiasmante, sia per chi ha il privilegio di guardarli, che per me, che ho l'onore di presentarli al festival di Capri. Per questo - ha concluso – sono convinto che il Caaf debba essere sostenuto in questo suo impegno sociale: aiutare il festival è un piccolo ma tangibile passo per eliminare le diversità".
Capri Art Film Festival
Edizione II
Capri, 3-4-5 Aprile 2008
Programma
Tutti gli eventi sono gratuiti ed aperti al pubblico
Venerdi 4 – Sabato 5
Ore 19.00 – piazza Umberto I
Capri in pellicola: proiezioni delle fotografie di Valerio Di Domenico
Giovedì 03/04
Ore 9.30 – Centro Congressi
CortoInCapri – proiezione dei corti finalisti
Premiazioni e dibattiti
Ore 17.30 – Centro Congressi
Anteprima mondiale di “Kill Gil 2 e ½” di Gil Rossellini
Presenta: Gil Rossellini
In collaborazione con: “Consequenze.org”
Ore 21.00 – Centro Congressi
“Piovono Mucche”: proiezione del film di Luca Vendruscolo
Venerdì 04/04
Ore 9.30 – Centro Congressi
CortoInCapri – proiezione dei corti finalisti
Premiazioni e dibattiti
Ore 16.30 – Centro Congressi – Sala Superiore
CapriMovieLab incontra: Alessandra Mastronardi, Ludovico Fremont, Giulia Michelini
Ore 20.30 – Teatro del Grand Hotel Quisisana
Musical: “Il Salotto del Mondo “
In collaborazione con: Guido Lembo e la scuola di danza “L’Isola”
Sabato 05/04
Ore 9.30 – Centro Congressi
CortoInCapri: proiezione e premiazione dei corti vincitori
Proiezione del corto prodotto dal CapriMovieLab 2008
Cerimonia di chiusura
sabato 29 marzo 2008
E' uscita la Singles Collection della storica band della rock-wave fiorentina.
La collection "Venti Occidentali" racchiude dieci anni (1997/2007) di canzoni della storica band del rock-wave fiornetina Luciferme. La singles collection contiene infatti i brani indimenticabili della band come , ad esempio: "Ad occhi chiusi", "Il Soffio", "Una notte senza odio" , oltre a due inediti realizzati con la collaborazione di Antonio Aiazzi e Daniele Trambusti, membri storici dei Litfiba, che hanno scritto pagine importanti della storia del rock italiano e di quella stessa rock-wave fiorentina a cui i Luciferme sono legati a doppio filo. Infatti nella tracking list è presente anche una cover di "Ballata" storico brano estratto dal disco 17 Re, il capolavoro dei Litfiba. Il singolo "Venti occidentali", anche questo un inedito, è attualmente in rotazione su oltre 300 radio italiane, ed è ad altissimo gradimento come dimostra il tour radiofonico di 50 interviste ed il terzo posto nella classifica Indie Music Like di Rock Star di gennaio e febbraio scorso. La canzone " Venti Occidentali" è stata inoltre scelta come sigla del programma "Rai Numeri 1" in onda su Rai 2 partire dal mese di maggio. I Luciferma inoltre a breve saranno impegnati nel nuovo tour Italiano che li vedrà protagonisti nei migliori club e nei principali festival rock Italiani. La tracklist della collection "Venti Occidentali" è così composta:" Venti occidentali", " Ballata"," Facile", "Una notte senza odio"," La fabbrica del tempo", "Sono ancora qui"," Mutazioni"," La luna e non oltre", "Cosmoradio"," Ad occhi chiusi", "Soltanto tu", "Il soffio", "Oriente " e " Il viaggio". La band si è formata nell’aprile del ’90 tra le ceneri ancora fumanti della rock-new wave fiorentina che tanto ha dato alla musica italiana negli anni ‘80, e sin dagli esordi si è contraddistinta per la forte personalità. Il talent scout Gianni Maroccolo (PGR, ex. CSI, ex. Litfiba) incoraggia subito la band al confronto iscrivendola ai principali concorsi musicali nazionali per band emergenti, come Rock Targato Italia dove vinsero nel '93. L'anno successivo, per i Luciferma comincia la collaborazione ufficiale con Sonica (ex. Consorzio Produttori Indipendenti) che li porta al primo contratto discografico con PolyGram/Mercury/Black Out e, alla fine del ’96 la prima uscita. Il primo album, è l’omonimo "Luciferme"e il primo estratto "Ad occhi chiusi" permette alla band di approdare in heavy rotation su tutti i network radiofonici nazionali e di entrare in tutte le programmazioni televisive di videoclip. I concerti sono tantissimi, una tournée di 78 date. Il fans club dei Simple Minds assume la band come riferimento italiano della band scozzese. Anche il pubblico di Biagio Antonacci, col quale i Luciferme condividono il palco nelle 12 date più importanti del "Mucchio tour" , Forum di Assago, PalaEUR e altre, dimosta di simpatizzare per questo rock caldo e appassionante. L’idea di universalità del sound del gruppo, si trasforma nell’avventura sanremese fortemente voluta dai discografici. La band passa la selezione di Sanremo Giovani, cui partecipano tra gli altri Alex Britti e Max Gazzè. Quindi la grande kermesse Sanremese, quell’anno presentata da Raimondo Vianello. Il giorno dopo la prima apparizione al Festival del ’98 in cui viene presentato "Il soffio" esce il secondo album della band "Cosmoradio". Dopo che il suo primo estratto "Il viaggio" , cover di "Doot doot" dei Freur, è stato programmato dai principali network italiani e utilizzato per degli spot calcistici su Canale 5 (Coppa dei Campioni), il secondo album, "Cosmoradio", esce il 25 febbraio ’98. Il disco conferma in poco tempo le vendite del precedente (15 mila copie), superandole nell’estate, e procurando al gruppo, grazie anche alla fitta programmazione radio de "Il soffio", un faticoso "Cosmotour" (86 date in 5 mesi). Nel frattempo i Luciferme vengono invitati a giocare nella Nazionale Cantanti e poi nella Dinamo Rock nella quale tuttora militano. A novembre del ’98, pochi giorni dopo avere aperto l’unico concerto in Italia di Brian May (Queen) a Milano, presentano al Salone della Musica di Torino un nuovo spettacolo unplugged contenente alcuni inediti e una rivisitazione semi-acusica di diversi brani tratti dai due album. Immediatamente arrivano le richieste per il concerto che viene proposto in un tour di 40 date. Nel 2000, con le registrazioni già avviate del terzo album, sempre per Black Out / Mercury, la crisi della PolyGram e di Sonica mette il gruppo tra mille difficoltà . "Di luce e ombra" esce per Vorticirecords/Self; grazie anche all’intervento del nuovo produttore Marzio Benelli, che sfrutterà per la registrazione particolari sistemi di ripresa, segnalati sulle principali riviste di settore. Questo album accumula una forte carica rock. La maturazione effettivamente trovata sul piano compositivo, sonoro e su quello dei testi, ottiene un riconoscimento unanime e appassionato da parte della critica. Vengono realizzati due videoclip tratti da "Soltanto tu" e "Come mai" che trovano spazio su Mtv, Magic TV, Match Music, Made In Italy, Video Italia, i due i singoli radio vengono programmati dalle principali reti radiofoniche. La tournee conterà 40 date live nei club storici italiani. Il nuovo album "Mutazioni", anticipato dal singolo "Facile" è più incisivo ed energico dei precedenti, nel quale i Luciferme utilizzano acustico ed elettronico dosati in modo da sfruttare il calore e la crudezza dell'uno e le atmosfere dell'altro ottenendo un impasto di buona tensione e di ipnosi che, dove ci vuole, trova poi sbocco in soluzioni finalmente senza mezze misure.
Lucia Vagliviello
Yo Yo Mundi - tour in Inghilterra
Presenteranno la nuova sonorizzazione e il CD Chang. L'unica data italiana si terrà ad Alessandria l' otto aprile.
Nuovo cd album degli Yo Yo Mundi per inaugurare la collana della Sciopero Records battezzata Minuti\Secondi, un cd a tiratura limitata intitolato "Chang, la Giungla Misteriosa". La collana si ripropone di pubblicare alcuni "attimi fuggenti" musicali, frammenti di concerti e improvvisazioni che proprio dalla cattura istantanea traggono il loro fascino e unicità. Questo nuovo lavoro di sonorizzazione nato su iniziativa di Tiziana Conte - in occasione dell’ottantesimo compleanno del film - prodotto dal Cinema Municipale di Chiasso e da YYM + Scio Rec, è stato registrato in presa diretta durante Poiesis 2007 - Festival del Sensibile a Vimercate e missato "live" da Fabrizio Barale. Il Cd degli Yo Yo Mundi "Chang, la Giungla Misteriosa" è solo un estratto di una ben più ampia sonorizzazione di Chang: A Drama of the Wilderness film americano del 1927 , l'opera dei registi Ernest B. Schoedsack, Merian C. Cooper - ex aviatori, giornalisti e anche soldati - che divennero a tutti noti soprattutto per il film "King Kong", ma già all'epoca del muto erano considerati veri e propri maestri di cinema.
Per presentare questo lavoro gli Yo Yo Mundi torneranno a fine marzo in Inghilterra dove, soprattutto dopo il tour di Sciopero - Strike del 2006, sono considerati: "Italian masters of silent film soundtracks". Tra le molteplici date del tour spiccano quelle di Birmingham al The Electric, il più antico cinematografo d’Inghilterra ancora aperto e quella del Barbican Center a Londra. Il gruppo acquese con "Chang" inaugurerà qui la rassegna "Into the Wild", dedicata ai documentari e film "muti" ambientati in luoghi sperduti e selvaggi. Il tour Inghelse vedrà gli Yo Yo Mundi mpegnati il 31 marzo a Brighton, The Duke of York's. 9 PM Preston Circus, Brighton BN1 4NA Tel 0871 704 2056 £ 8/£7 www.picturehuses.co.uk ; martedì ,primo aprile Sheffield, Showroom Cinema. 6 PM Paternoster Row, Sheffield S1 2BX Tel 0114 275 772 £ 8/£7 www.showroom.org.uk ; il 2 aprile Birmingham, The Electric Cinema. 8.30 PM 47-49 Station Street, Birmingham B5 4DY Tel 0121 643 7879 £ 8/£6 www.theelectric.co.uk ;il giorno successivo si esibiranno a Londra, Barbican Cinema 1. 7.30 PM Silk Street, London EC2Y 8DS Tel 020 7638 8891 £ 8.50/£6 www.barbican.org.uk/film . Da non tralasciare che sia nel tour che nel cd, insieme agli Yo Yo Mundi sono presenti anche Luca Olivieri alle tastiere, melodica e xilofono e Roberto Lazzarino alle chitarre, sassofono e souvenir. Infine, ricordiamo cd è disponibile nel negozio on-line Sciopero Records Music Store all’indirizzo: http://stores.ebay.it/SCIOPERO-CD-MUSIC-STORE (al prezzo "politico" di 5.90 euro). Per i fans italiani che non potranno seguire gli Yo Yo Mundi nel tour inglese segnaliamo che l'uica data italiana di Chang si terrà ad Alessandria, "I martedì dell'Ambra", martedì 08 aprile al Cinema Ambra, Viale Brigata Ravenna, 8.
Lucia Vagliviello
mercoledì 26 marzo 2008
Eboli: tutto pronto per la seconda edizione "Segna col Cuore".
Lucia Vagliviello
Lo spettacolo di Marco Marzocca ‘in esclusiva’ giovedì 27 marzo alle ore 21 al Teatro Duel City
Caserta unica tappa campana per l’attore di Zelig e Distretto di Polizia
Direttamente da Zelig e Distretto di Polizia arriva al Duel City di Caserta - giovedì 27 marzo alle ore 21,30 – il fenomeno Marco Marzocca con il suo ‘Recital 2008’. Un appuntamento imperdibile con la comicità del domestico filippino di casa Bisio, del Notaio che propone una Sana e Robusta Costituzione italiana,del cantautore nostalgico Tek e del vice sovrintendente Ugo Lombardi del distretto X Tuscolano. La città di Caserta al momento è infatti l’unica tappa campana del Tour che vedrà Marzocca alternare tutti i personaggi che lo hanno reso famoso negli ultimi anni. Cresciuto in seno alla banda Dandini-Guzzanti, l’attore romano si è ritagliato un ruolo di tutto rispetto in programmi come Tunnel, Pippo Chennedy show, Ottavo nano, Bra, Bulldozer, e infine Zelig. Al cinema si è fatto notare con ‘Fascisti su Marte’ mentre in tv ha conquistato il pubblico vestendo i panni del poliziotto nella fiction ‘Distretto di Polizia’. Al suo fianco sul palco del Duel City anche Stefano Sarcinelli e Max Paiella, pronti a fargli da spalla negli sketch più esilaranti. Lo spettacolo, promosso dalla ‘Biemme - Promozione eventi’ di Caserta, promette di regalare al pubblico momenti di sano divertimento.
L.V.
Sono 12 le canzoni che compongono l'album di Diego Mancino: L'Evidenza.
Diego Mancino, da molti indicato come " la nuova via per il cantautorato moderno" guarda alla grande tradizione della canzone d’autore italiana, quella di Luigi Tenco, di Gino Paoli o di Umberto Bindi, ma parla con la sensibilità del linguaggio universale del rock, con Afterhours e Radiohead in prima fila. Le tastiere suonate da Sandro Mussida e l’apporto di tutto l’ensemble musicale (Enrico Gabrielli, Roberto Dell’Era, The Reverse…) conferiscono alle parole di Diego un peso assoluto: in chiave moderna ed originale, un’umanità nuova (e più sensibile) torna a sognare. "Questo disco ha come musa trainante il poeta simbolista Arthur Rimbaud".
Questa la nota sull'album "L'Evidenza di Alberto Motta:
Tutte le distanze:Scritta in Sicilia, è la prima canzone dell’album e anche il primo singolo. Come tutto il disco, è formulata sul numero 3, ovvero batteria – pianoforte – voce. Quindi la parola prima della musica. Quindi la semplicità.
Se davvero si riesce a leggere le cose del mondo attraverso un segreto alfabeto, allora qualsiasi distanza tra di noi diventa nulla. È stata scritta in Sicilia.
"… davvero capisci la lingua segreta che parlo? … la rivoluzione sta arrivando!"
Le Cose Inutili:è nata sempre in Sicilia ed è composta a quattro mani da Diego Mancino e da Max Zanotti (cantante dei Deasonika). Di fronte alla forza, e alla persuasione, dell’amore non esistono tattiche se non mettersi in discussione davanti a tutto il mondo e davanti a Dio.
"se tutto in me vacillerà, fa che tremino le mura di questa fragile casa…"
L’Evidenza Sta Crollando:Ribadisce la certezza che esistono cose più importanti del quotidiano: la voglia di andare oltre, per conoscersi nel profondo.
"l’evidenza sta crollando, che tu voglia o no… e bisogna credere in qualcosa…"
Satellite:una rincorsa alla poesia spaziale, una canzone riferita al cosmo. L’amore ci insegna la grandezza ma anche la distanza siderale tra le persone perché arrivano solo segnali dallo spazio profondo che è dentro di noi.
"… con un gesto solo mi fai decollare…"
Niente di meglio da fare:scritta in taxi a Milano, il luogo dei luoghi, la città delle città. Nasconde un monito: certe cose sono ineluttabili e la sorte non sente ragione. È sottoarrangiata e sembra correre senza ritmo. E’ concepita come gli chansonnier francesi concepiscono le canzoni: vincono solo le dinamiche emotive.
Il mondo continua a vivere, e non c’è altro da fare, per noi esseri non finiti, che tornare ogni giorno ad affrontare il demone dell’amore.
"… ma il mio mondo non può smettere di girare…"
La prima volta: ha due chiavi di lettura; la dolcezza da un parte, la bestialità dall’altra, la contemplazione assorta e l’ istinto di avere (i frammenti da possedere di una persona amata sono anche i ricordi di quella persona).
"la prima volta che l’ho guardata, era seduta nella mia stanza…"
L’Amore è freddo:è arrangiata e prodotta insieme a The Reverse, il nucleo vintage - futurizm responsabile anche della scrittura musicale. Un linguaggio alieno nel modo di Diego, una canzone d’amore che viene da lontano (mischia Tenco e De Andrè) ma che sposa stilemi musicali modernissimi. E’ la parte più antica e futuribile della indole d’autore del nostro artista.
"…credevi davvero che uccidere un uomo facesse più bello il tuo vestito?... l’amore è freddo, l’amore è un cane che viene dall’inferno, l’amore è un lupo con gli occhi di ghiaccio, l’amore è un sasso"
Milano e l'impossibile: la dichiarazione d’amore a Milano. In un viaggio in taxi, iniziato in piazza Duomo, le domande: cosa c’è di impossibile è perchè ,a volte, ci sentiamo senza niente, pur avendo in tasca tutto?
Forse è questa città che ci porta agli estremi. È ora di pensare che Milano non produce solo glamour e stupida musica. La gente a Milano è poesia nella sua essenza primaria.
"che cosa c’è di invisibile quando la gente cammina distratta in tutto il rumore del mondo…"
Una torta in cielo:è l’invito a sognare insieme per poter raccontare le sensazioni in maniera infantile. Tornare a vivere come bambini spesso è necessità
"… ma chissà dove finiscono tutti i sogni che ho sognato…"
Sonnambulo: impressioni realmente vissute. Svegliarsi in una casa che non si conosce, senza capire i sentimenti provati per una persona: Il mood dello spiazzamento. Uno dei nostri difetti è ricordare male, o peggio, ricordare solo quello che ci fa comodo.
L’arrangiamento è dal forte sapore live, proprio come nei dischi del passato, quelli della memoria
"… sono un sonnambulo e sogno di te mentre mi guardi stupita così …"
A parte te: è una canzone battistiana. Anche di fronte all’amore finito, siamo stati capaci di sognare; l’amore è presente, nonostante la fine.
"… a parte te vedevo solo case vuote, a parte te desideravo cose idiote…"
Soli non si è mai: l’adesione totale, e senza riserve, alla musica. Registrata di getto, sottolinea che la bellezza ci salverà. "quando il mondo svanisce , io ti adoro"
L'album "L’Evidenza" è stato r egistrato e mixato da Daniele Grasso, tra agosto e novembre 2007, presso The Cave di Catania
e Officine Meccaniche di Milano. Gli archi sono stati registrati in ottobre 2007 presso CPM, Centro Professione Musica, di Milano. L'album è stato masterizzato da Giovanni Versari e Daniele Grasso nel dicembre dello scorso anno presso Nautilus di Milano ed è prodotto e arrangiato da Diego Mancino, Massimo Luca e Daniele Grasso eccetto ‘L’amore è freddo’ prodotto da Diego Mancino e The Riverse. Tutte le canzoni sono scritte da Diego Mancino
eccetto ‘Le cose inutili’ (Mancino/Zanotti) e ‘L’amore è freddo’come prima detto, scritta con The Reverse. Diego Mancino voce, chitarra elettrica, pianoforte, synth, cori, Massimo Luca alla chitarra acustica,Cesare Malfatti alla chitarra slide, Tomas Pincigher alla chitarra elettrica, Roberto Dell 'Era alla chitarra elettrica a al basso semiacustico, Filippo Sabatini al basso
Emanuele Ranieri detto "lillo" al basso,Enrico Gabrielli clarinetto, flauto e glockenspiel, Alessio Russo alla batteria, Nicola Baronti al pianoforte e al piano elettrico, Sandro Mussida al pianoforte, piano elettrico, fender rhodes, organo hammond. Gli arrangiamenti e la direzione archi vedono Lorenzo Rovati primo violino, Gemma Longoni secondo violino, Fabio Morabito alla viola, Pietro Nappi al violoncello. The Reverse ( dj myke svedonio dj aladyn) - turntablism, synth, acoustic percussion
Lucia Vagliviello
On Art e la creatività delle donne.
Mondragone – Nata da appena qualche mese, ON ART, pregiata Associazione di Arte e di Cultura, che ha sede in Mondragone alla via Matilde Serao n. 8, traversa della centrale via Venezia, presenta nella città sinuessana una mostra sulla creatività delle donne, una collettiva di pittrici, raro evento culturale della condizione femminile che vede protagoniste quindici artiste provenienti da diverse città ed estrazioni culturali.
Con Clara Menerella, padrona di casa, esporranno opere Maria Pia Daidone, Adriana Del Vento, Lucia Gangheri, Nicoletta Gentile, Anna Giordano, Reneta Pagano, Ilaria Parente, Marta Pilone, Anna Pozzuoli, Gabriella Pucciarelli, Carla Seller, Maria Tobia, Tina Vaira e Ada Vinciguerra.
Alla presenza di esperti, artisti e cittadini, alle ore 19,00 di sabato 29 marzo, la mostra, patrocinata dal Comune di Capua e dall’Agenzia Giovani della Provincia di Caserta, sarà inaugurata alla presenza del critico Rosario Pinto che, nella presentazione del catalogo, descrive l’evento come un fatto artistico "asessista", senza alcuna differenza di genere. La manifestazione d’apertura vedrà la partecipazione di Luigi Ziello, presidente dell’AGP di Caserta, dello storico Nadia Verdile e del dott. Carmine Antropoli, sindaco della città sulle rive del Volturno, la cui amministrazione comunale ha inteso patrocinare l’evento come una diretta proiezione della festa della donna oltre la sua ricorrenza, che certamente depone per una diffusione dell’arte intesa anche quale cultura sociale. Non a caso, accanto a critici, esperti e politici, vi saranno gli interventi di un mimo, Armando Profumi, e di musicisti, Gianfranco Narracci e Pasquale Rimoli, a testimoniare un evento che caratterizza la cultura al femminile anche come un fatto antropologico.
Il progetto grafico del catalogo, molto avvincente, è a cura di Antonia Nerone e di Nicola Cante. La poesia ‘E FUI’, tratta da "Canto alle Donne" di Maura Pacella Coluccia, è posta quasi a premessa del percorso artistico, divenendo decostruzione della creatività femminile e antefatto della medesima condizione ma in fieri e in atto. Le quindici artiste esprimono vissuti e diramano orientamenti che incidono e incideranno fortemente sul percorso formativo della Città e di Terra di Lavoro, contribuendo all’elevazione culturale e sociale di comunità sottese alla conquista del sapere.
La mostra sulla creatività delle donne resterà aperta presso On Art fino al 5 aprile p.v., divenendo occasione di incontri e scambi culturali che ai nostri giorni possono essere partecipati solo in grandi centri di attrazione artistica e poli di interessi nazionale.
Ignazio Del Vecchio
Tanti gli appuntamenti musicali al Vidia Club .
Lucia Vagliviello
La galleria GiaMaArt studio presenta la mostra “Ipotesi di senso”.
L'inaugurazione si terrà sabato 29 marzo ore 19,00
La galleria GiaMaArt studio presenta la mostra "Ipotesi di senso". curata da Simona Barucco e sarà visitabile sino al 31 maggio 2008 a Vitulano , provincia di Benevento.Sonia Ceccotti, Antonella Cinelli e Elena Monzo si interrogano sulla possibilità di applicare e tradurre le loro esperienze in opere, agendo su una possibile logica che tenda ad aprire la strada a nuove interpretazioni. E’ un gioco sottile che punta a mostrare e, a volte, a celare nell’opera, due momenti percettivi e interpretativi differenti, a volte contrastanti, perché le verità che in esse si vogliono affermare, non possiedono un’univoca dimensione, ma possono dirigersi democraticamente in più Ipotesi di senso. Le immagini che le artiste presentano, lavorando con corpo e mente, sono il risultato di un processo in cui la rappresentazione dei diversi aspetti dell’universo femminile assume una forma polivalente. Scrive Simona Barucco, curatrice della mostra: "In ogni opera di Sonia Ceccotti si ha la sensazione che qualcosa si stia materializzando, che il magma caotico stia prendendo le forme della vita, disegnando e colorando le cose con cui questa vita c’intrattiene. Zingari di un nomadismo culturale che ci ha sedotto in epoche non remote, oggi si torna a interrogarci sul valore del senso, che questo secolo contribuisce a escludere. E se è solo transizione, speriamo sia la migliore, quella che ci aiuterà a riflettere su come ipotizzare altri valori. Un’artista come Sonia Ceccotti afferra le difficoltà della mescolanza temporale, le inadempienze di una cultura che immagina che panni avrà, ma non sa quali oggi indossare, e rilegge rapidamente questo ulteriore senso al tramonto. La Ceccotti traduce l'ansia di questa traduzione in continui omaggi a quelli che sono i gesti del glamour, di una realtà tanto povera quanto caleidoscopica, in colori che sono surreali e iperrealisti: è omaggio anche all’automatismo, convertito in lunga onda elettromagnetica, capace di retroilluminare schermi d’ogni fattura o la nostra retina sempre più disincantata, così come Antonella Cinelli aiuta a riconsiderare il senso della pittura, e lo fa affermando il suo universo, fatto di tremori, di delicati incontri, di elaborati punti di vista, che scendono a oscurare gli stati della vita. C'è geometria, ma c'è soprattutto ordine, razionalità, fermezza. Le immagini sono perfette, ricercate, rigorose ma tenui, sospese, perché appartengono alla memoria e si rincorrono, si alternano, si affrontano su un campo che è un'arena dei sogni. Da quest’articolato contesto emerge una figura, un corpo muto, attonito, che percepisce la densa e pesante atmosfera, e ne fa legge. La donna e il suo senso, è sbiadito ricordo, la quotidianità è rielaborata al computer, che riscrive le forme e le rende pure, docili, assecondanti. Non più incandescenze. Si riconoscono i piaceri della notte. Ci si immerge in quel lungo fiume inquieto che è la vita con Elena Monzo, ma non solo la sua: al suo interno affluisce una storia da difendere, da immagazzinare nelle viscere, analizzandola e riconoscendone i migliori frammenti. Generazioni si confrontano sul lavoro di archiviazione e rielaborazione. Ipotesi di senso si sovrappongono, si confondono e, generando altro umore, altro liquido fluire di ricordi, sensazioni, tempo, generano ancora se stesse, all'infinito. La storia è pelle, macchia umana nelle pieghe degli abiti, della biancheria. E’ odore di vuoto, senso dell’equilibrio minacciato, destinato a svanire come ogni traccia di noi".
Capri Art Film Festival 2008: In scena un musical sulla storia recente di Capri.
Venerdì 4 Aprile al Teatro Quisisana prima esibizione di Guido Lembo a teatro.
Capri - Guido Lembo, lo chansonnier caprese, lascerà per una sera la sua mitica taverna "Anema e Core" per salire, per la prima volta, sul palcoscenico.
E’ la vera novità di quest’anno del Capri Art Film Festival, la kermesse di cinema, musica e fotografia sul tema della diversità che animerà l’isola azzurra dal 3 al 5 aprile prossimo. Il musical, in scena venerdì 4 aprile al Teatro del Grand Hotel Qusisana, dal titolo "Il salotto del mondo", è stato scritto da Simone Di Martino, organizzato con la collaborazione della scuola "L’Isola Danza ", diretta da Federica e Mariapia Mauro, e di Gianluca Catuogno della scuola "Kaos Music Lab", e vede come protagonisti gli allievi del "Capri Movie Lab", il laboratorio di cinema e di teatro organizzato e promosso dall’associazione Capri Film Festival durante l’anno. Si tratta di un vero e proprio viaggio nel tempo intrapreso da un gruppo di ragazzi in un’atmosfera magica con incontri straordinari nella mitica atmosfera della Piazzetta di Capri. Il gruppo di giovani rivive cosi, quasi come per magia, tre periodi d’oro per Capri: gli anni Venti, in cui i giovani ragazzi, incontrano Jacques Fersen e le sorelle Walcott Perry; gli anni Cinquanta dove appaiono le sagome di Pablo Neruda, Curzio Malaparte, edwin Cerio, Jean Poul Sarte e Roger Perefit; gli anni Sessanta con Dado Ruspoli ed un giovane Guido Lembo che riporterà tutti poi nel 2008. A fare da sottofondo allo spettacolo una vasta gamma di canzoni napoletane del primo dopo guerra sino a quelle dei giorni nostri, interpretate dal sempre eclettico Guido Lembo, l’autentico ambasciatore della Capri dei giorni nostri. La scenografia è stata realizzata con la proiezione di foto d’epoca, tra cui molte inedite, raccolte con accuratezza nel corso degli anni e gentilmente concesse da Luciano Garofano. "Calcare per la prima volta un palcoscenico per un musical – ha spiegato Guido Lembo- è un’emozione fortissima, soprattutto perché la faccio tra i giovani ed in mezzo ai giovani di quest’isola, che non dimenticano e non vogliono dimenticare il ruolo che Capri ha avuto nel corso della storia".
Lucia Vagliviello
Subsonica Tour 2008 : giovedì 27 mazo al Palapanini di Modena e venerdì, 28 marzo al Palaverde di Treviso.
Dopo una pausa di una settimana che ha risanato la voce di Samuel, i Subsonica tornano sul palco con la loro inesauribile carica live.Imperdibili le date finali di un tour 2008 che ha riempito i palazzetti di tutta Italia con un’esplosione di musica e luci e un album "L’Eclissi"(Virgin/EMI) che non smette di regalare sorprese.Il tour dei Subsonica continua e vedrà la band, protagonista il 27 marzo al Palapanini di Modena e il giorno successivo al Palaverde di Treviso. Il primo aprile invece i Subsonica si esibiranno a Torino all'Ex Palastampa mentre il 4 aprile polarizzeranno l'attenzione al 105 Stadium di Rimini.
Per info: http://www.indipendente.com/
www.myspace.com/subsonica
sabato 22 marzo 2008
Il 20 marzo è uscito l'album d'esordio omonimo de Il Genio.
Il singolo Pop Porno è entrato in alta rotazione su tutte le radio italiane, in classifica nella Indie Music Like e ha valso la partecipazione immediata a Your Noise di MTV. Il disco, oggi in distribuzione Self per la Disastro Records, la nuova label della storica Cramps Music è disponibile in tutti i negozi specializzati.
Gianluca De Rubertis, già tastierista degli Studiodavoli, voce, chitarra, tastiere, e Alessandra Contini, voce, basso sono "Il Genio". Il duo, suona electro-pop, attraversando atmosfere retrò, canta in italiano e francese. Enigmatici intrecci di parole, profonde, cupe, sottili, alte. L'album sfugge linee rette, avvolgendosi in spirali sensualmente cariche di suggestioni, evocatrici di pulviscoli sospesi e tenui, intensamente carichi di vissuti, di ironici equilibrismi. Ogni brano rivela leggerezza e profondità, tracciati sonori di immediato accesso, che si strutturano nell’ascolto.
Per ascoltali su www.myspace.com/ilgenio.
Lucia Vagliviello
venerdì 21 marzo 2008
Venerdì 21 marzo esce “L’Evidenza” il nuovo album di Diego Mancino
L'album sarà presentato dal vivo il 31 marzo a Milano alla Salumeria della Musica – serata RockFiles Live!
Verrà pubblicato venerdì 21 marzo "L’Evidenza", disponibile nei negozi e stores digitali, su etichetta Radiofandango, il secondo disco solita del cantautore milanese Diego Mancino. Dopo una lunga carriera come musicista e autore di canzoni in ambito nazionale e internazionale, Diego ha scritto e prodotto insieme a Daniele Grasso e Massimo Luca un viaggio musicale pregno di poesia simbolista, filosofia sull’amore e sperimentazione cantautorale. Con la sua inconfondibile voce che abbiamo potuto apprezzare grazie al disco d’esordio "Cose che cambiano tutto" (2004, Sony/Bmg), Diego Mancino porta avanti un progetto all’incrocio tra rock europeo e musica d’autore italiana. Gli artisti di riferimento sono Arthur Rimbaud, Cesare Pavese, William Shakespeare, la Scapigliatura milanese, Pierpaolo Pasolini. Le 12 canzoni del nuovo lavoro discografico " L’Evidenza" affrontano il tema dell’amore come energia rivoluzionante e salvifica per l’umanità. I quadri rappresentati nell’artwork del disco sono opera di Valentina Chiappini (in arte Viola), pittrice che ha seguito fisicamente tutta la produzione del disco dipingendo ogni singola canzone. Il 31 Marzo alla Salumeria della Musica di Milano, nell’ambito della serata RockFiles Live!, Diego Mancino, presenterà dal vivo i brani del suo nuovo album.
"Il disco indaga l’amore e la voglia di rivolta; una rivoluzione spirituale che arriva quando accetti di trovare una corrispondenza elettiva, un alfabeto segreto che elevi la visione del quotidiano. Mi interessa- dice Diego mancino- ciò che è contemporaneo e volto al futuro. Cerco di determinare una strada nuova che vada volutamente contro lo sviluppo delle canzoni italiane. Non per negare il passato, ma per dedicarmi completamente alla poesia; per scoprire una differente poetica morale, intima. Questo disco ha come musa trainante il poeta simbolista Arthur Rimbaud".I pianoforti, gli organi suonati da Sandro Mussida e l’apporto dell’ensemble musicale (Enrico Gabrielli, Roberto Dell’Era, The Reverse…) conferiscono alle parole di Diego un peso assoluto, supportando in chiave moderna ed originale il sogno di un’umanità nuova e più sensibile. Diego Mancino, oggi al suo secondo disco solista, è stato definito "la nuova via per il cantautorato moderno". Le sue radici affondano infatti nella canzone d’autore italiana di Luigi Tenco e Gino Paoli, ma le sue esperienze e la sua sensibilità parlano il linguaggio universale del rock, quello di Afterhours, Radiohead, dEUS.
www.myspace.com/diegomancino
http://www.radiofandango.it/
http://www.komartmusic.com/
Lucia Vagliviello
giovedì 20 marzo 2008
BOOSTA ( SUBSONICA) LIVE DJ SET AL VOX CLUB DI NONANTOLA
VENERDI 21 MARZO ORE 23:30
Contemporaneamente al tour di successo dei Subsonica, Boosta, uno dei migliori dj della dancefloor italiana, nonché personaggio eclettico in continua evoluzione
tra cinema letteratura e musica in nome di un’urgenza espressiva sempre genuina continua le sue sperimentazioni in consolle tra minimal electro e ritmi serrati
e sarà ospite venerdì 21 marzo, alle ore 23:30, al Vox Club di Nonantola (MO):
un appuntamento da non mancare per tutti gli amanti
di quella musica che è passione
pensata, vissuta e sudata.
Cd compilation “Voci Per La Libertà - Una Canzone per Amnesty 2007”
Presentazione su Smemoranda.it e Rockit.it .Disponibile su http://www.lifegatemusicshop.it/
La compilation: Un passo indietro: luglio 2007, Villadose (Ro). Non c'eravate e volete conoscere chi è salito sul palco? C'eravate e volete ricordare e rivivere? Esce oggi la tradizionale compilation che racchiude le sei proposte finaliste durante la X edizione di Voci per la Libertà Una Canzone per Amnesty, manifestazione che sostiene i Diritti Umani facendo fuoco sulle barriere che si contrappongono ad essi per abbatterle. I mezzi usati? L'arma che da sempre cambia realmente il mondo: la cultura sotto forma di parole, musica, fotografia e cortometraggi. In questo cd si trova uno spaccato significativo, una fedele rappresentazione dello spirito che ha guidato gli artisti, gli organizzatori e la giuria presente al festival.
A voi:
Marcosbanda vincitori Premio Una Canzone per Amnesty con "Sarebbe ora", sogno di un ragazzo che vuole tornare a vivere una vita a misura d'uomo
Sarebbe ora di ritornare con la faccia sulla terra
Opporre un veto di parole elastiche a tutte le politiche di guerra
Le Voci del Vicolo vincitori Premio della Critica con "Non ho mai sparato", racconto di un uomo partito per la guerra
la guerrabruttabestia mi ha rubato mezza vita con
Notti senza nome, preda di pensieri,
di pidocchi, di paure...
Principe vincitore Premio Giuria Popolare con "Godzilla", appello per il ritorno ai mostri di una volta, innocui rispetto a quelli di oggi
Ora i pochi governano i tanti, governi in contanti, facce sporche e guanti bianchi, alimentano i pianti di chi soffre,
aumentano i forse, sbarrando porte, togliendo le forze d’andare avanti
Terrasonora finalisti con "L'America sta cca'", dialogo che rivela gli orrori nascosti nella piaga dell'immigrazione clandestina
Nire, so’ arrivati stammatina:
senza cuscienza chi ce l’ha purtate.
Nire, so’ sbarcati ‘nterra‘a rena:
nunn’e può capì!
The Savalas finalisti con gli "Invisibili", denuncia per la situazione in cui si trovano gli immigrati: emergenza a cui non riusciamo a far fronte o situazione di comodo?
Con me tutto è concesso
Faccio il lavoro sporco
Io sono a basso costo
Malecorde finalisti con "I sogni di Martino", parole per un bimbo rimasto straziato dalle mine anti uomo
Sogna Martino dietro i tuoi occhi bendati
Sogna Martino orache i piedi si sono gelati
Sogna Martino che oggi hai fatto la guerra
Su quella collina da solo sfidando la terra
Tracklist:
01. "Sarebbe ora" - Marcosbanda
02. "Il nome dei pomodori" - Marcosbanda
03. " Non ho mai sparato" - Le voci del vicolo
04. "Dove era il bosco" - Le voci del vicolo
05. "Godzilla" - Principe
06. "Il problema" - Principe
07. "L'America sta cca'" - Terrasonora
08. "Malegna" - Terrasonora
09. "Invisibili" - The Savalas
10. "No way out" - The Savalas
11 . "I sogni di Martino" - Malecorde
12. "Svegiami con te" - Malecorde
Il Capri Art Film Festival accende i riflettori sull' affascinante Villa Fersen e la trasforma, con luci ed effetti, in un set cinematografico.
La storica villa che risale al 1905 rappresenta una delle più suggestive e incantevoli ville del Mediterraneo. Fuimora del celebre e controverso poeta e scrittore Jacques Fersen, luogo di incontro di intellettuali e dei più eccentrici viaggiatori che hanno attraversato l’isola dagli inizi del ventesimo secolo, Villa Fersen (detta anche "Villa Lysis) ha riaperto le porte per fare da set cinematografico del cortometraggio prodotto dal Capri Art Film Festival in occasione della sua seconda edizione, che si terrà sull’isola azzurra dal 3 al 5 Aprile. Nelle stanze della villa in cui il conte Fersen perse la vita, forse suicida, forse per un'overdose di cocaina, sono state girate le scene principali del cortometraggio che ha visto la partecipazione dei tantissimi ragazzi del laboratorio di cinema "Capri Movie Lab" curato dall’Associazione Capri Film Festival durante tutto l’anno. Nei meravigliosi spazi di Villa Fersen, infati, appositamente illuminata per l’occasione dal gruppo FX-Treme di Anacapri, è stata animata la festa serale che rappresenta la scena conclusiva del cortometraggio. L ’utilizzo della villa è stata gentilmente concessa dall’Assessorato al Turismo del Comune di Capri.
"Il cortometraggio racconta la storia "tipica" di un gruppo ragazzi dell’isola e tenta di gettare una luce anche su alcuni fenomeni e problematiche che attraversano il mondo giovanile del nostro tempo, ed in particolare della nostra realtà isola" dicono gli organizzatori. "Far rivivere per un giorno questa meravigliosa villa è stato per noi motivo di grande soddisfazione, oltre che di grandissima emozione. Il nostro Festival si pone anche come occasione per riscoprire e valorizzare, in un periodo di non massima affluenza turistica per Capri, quello straordinario patrimonio storico, culturale e artistico che negli anni ha costruito il mito della nostra isola nel mondo e che oggi viene ancora troppo spesso dimenticato"
Il cortometraggio sarà proiettato in anteprima presso il Centro Congressi di Capri la mattina del 5 Aprile, giornata conclusiva del Festival in cui saranno per l’occasione premiati tutti gli ospiti della kermesse e i cortometraggi vincitori.
Ufficio stampa Capri Art Film Festival
Teodorico Boniello (3389253287)
Antonino Esposito (cell:3491583890)
www.capriartfilmfestival.com – info@capriartfilmfestival.com
LIBERA - Comitato Don Peppe Diana - Comune di Villa di Briano
La mafia non è un fatto invincibile, è un fatto umano
e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà una fine.
(Giovanni Falcone)
Il 21 marzo è il primo giorno di primavera.
E’ anche venerdì santo, giorno della Passione e morte del Cristo che sulla strada del Golgota, mentre cadeva sotto il peso della Croce, ha trovato il Cireneo, uomo della plurale identificazione, che lo ha aiutato, in strada, caricando su di sé, almeno per un tratto della salita, i dolori e le angosce del mondo, le indicibili sofferenze dell’umanità.
E’ il giorno in cui 14 anni fa, in ventimila, accompagnammo don Peppe Diana al cimitero, dopo che una mano camorrista gli aveva sparato 4 colpi al viso uccidendolo nella sua chiesa di S. Nicola a Casal di Principe.
E’ anche il giorno della speranza, della cura del presente, dello sguardo al domani attraverso il rinnovo del nostro impegno quotidiano, del saper immaginare, anche per queste martoriate terre, che è vicino il tempo della liberazione dalle mafie, il tempo nel quale tutti, ma proprio tutti possiamo tornare ad appropriarci dei vicoli e delle strade, delle piazze messe a nuovo e illuminate, con il fragrante vociare dei bimbi e dei giovani in festa.
E’ inoltre il giorno che LIBERA, associazione nomi e numeri contro le mafie, dedica a tutte le vittime innocenti delle mafie, il giorno della memoria e dell’impegno, dell’assunzione di responsabilità per la costruzione di comunità sane, educative e libere dalla camorra.
Noi di LIBERA - Comitato don Diana, dal comune più piccolo di questo comprensorio insanguinato, Villa di Briano, insieme all’Amministrazione Comunale e alle Istituzioni provinciali, ai sindacati, alle agenzie educative, ai cittadini, vogliamo ritrovarci in questo 21 marzo, primo giorno di primavera, alle ore 11,00, per gridare il nostro forte e convinto no a tutti i soprusi e sopraffazioni delle piovre tentacolari di ogni male.
Leggeremo e ricorderemo i nomi di tutte le vittime di mafie; una lunga lista che non vuole essere solo un elenco, ma visi, volti, mani che si incrociano, sorrisi che ci mancano, affetti che ritornano attraverso i loro familiari, parenti, amici, cittadini, associazioni, magistrati e forze dell’ordine in un impegno continuo per spezzare questa lunga catena di morte, per sempre, definitivamente.
Vi aspettiamo tutti alle ore 11,00 al Comune di Villa di Briano per vivere insieme questa giornata nel segno del ricordo ma anche con la consapevolezza di una provincia che cambia, che diventa terra liberata, nel nome di don Diana e delle altre vittime innocenti.
Valerio Taglione Dionigi Magliulo
Referente LIBERA Caserta Sindaco di Villa di Briano
Comitato don Peppe Diana
Conferenza stampa della mostra Arcos.
Giovedì 20 marzo 2008, alle ore 17, presso la sala consiliare della Rocca dei Rettori di Benevento si terrà la conferenza stampa di presentazione della mostra di Arcos dal titolo "Italia Italie Italien Italy Włochy Ritti su la cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora,la nostra sfida alle stelle!..". All’incontro con la stampa parteciperanno: Danilo Eccher, direttore scientifico di Arcos; Giorgio Carlo Nista, assessore Provinciale alla Cultura e al Turismo; Gianvito Bello, presidente Art Sannio Campania; Fausto Pepe, sindaco di Benevento; Carmine Nardone,presidente Provincia di Benevento; Sandra Lonardo Mastella, presidente Consiglio Regionale della Campania. Alle 18 è invece prevista l’inaugurazione della mostra presso gli spazi espostivi del Museo D’arte Contemporanea Arcos. La mostra è visitabile dal 20 marzo al 31 agosto 2008.
martedì 18 marzo 2008
Al via gli incontri con Massimo Zamboni per la presentazione de: "L'inerme è l'imbattibile".
Incontri con il pubblico e concerti sul territorio nazionale, queste le prime date.
"L’Inerme è l'Imbattibile " è questo l'ultimo lavoro di Massimo Zamboni che esce per il manifesto cd. Il progetto, composto da tre supporti, cd, dvd e libro che presentano un percorso di istituzioni che offre a se e attraverso se, agli altri , le ragioni etiche del nostro vivere.Un viaggio che parte da Mostar e procede verso tutti gli Est del mondo. Lo spendido lavoro sarà presentato mercoledì 19 marzo a Napoli presso la Feltrinelli Libri e Musica alle ore 19. L' incontro con il pubblico sarà moderato da Gianni Valentino. Giovedì 20 invece Massimo Zamboni presenterà il suo lavoro a Roma. L'incontro con il pubblico si svolgerà presso la Feltrinelli Libri e Musica sita in via Appia Nuova 427 alle ore 18.00. Questo appuntamento sarà invece moderato da John Vignola. La tappa succesiva, per la presentazione dell'ultima fatica di Zamboni si terrà martedì 25 marzo a Reggio Emilia presso il Cinema Roseburd con un concerto che avrà inizio alle ore 21.00. Il giorno successivo invece,alle ore 18.30, sarà la Feltrinelli Libri e Musica di Bari , sita in via Melo 119, ad accogliere l'incontro con il pubblico e Massimo Zamboni e vedrà, nelle vesti di moderatore Fabrizio Versienti. Alle ore 21.00 invece presso il Teatro Tratta a Bitonto si svolgerà lo spettacolo all'interno dell rassegna "Il suono intorno alle parole" e vadrà l'esibizione di Massimo Zamboni con Marina Parente. Venerdì, 11 aprile invece "L'Inerme è l'Imbattibile " sarà protagonista a Firenze nell'incontro con il pubblico presso la Feltrinelli Libri e Musica in via De' Cerretani alle ore 18.00 e successivamente, a Prato alle ore 22.00 presso l'Urban Park,Massimo Zamboni terrà il suo suggestivo concerto. Questi i prossimi appuntamenti dell'emiliano Massimo Zamboni, fondatore del gruppo CCCP – Fedeli alla Linea, di cui è chitarrista e compositore (album: Ortodossia / Compagni Cittadini / Affinità e Divergenze tra il Compagno Togliatti e noi / Socialismo e Barbarie / Canzoni Preghiere e Danze / Epica Etica Etnica Pathos / Ecco i miei Gioielli) e dei successivi CSI Consorzio Suonatori Indipendenti (album: Ko de Mondo / In Quiete / Linea Gotica / Tabula Rasa Elettrificata / Un Giorno di Fuoco). Da solista, ricordiamo che ha pubblicato gli album Sorella Sconfitta (2004) L’orizzonte degli Eventi (colonna sonora – 2005) L’Apertura (assieme a Nada Malanima – 2006) e l'ultima fatica L’Inerme è L’imbattibile. Ha realizzato diverse produzioni per le etichette discografiche I Dischi del Mulo e Consorzio Produttori Indipendenti (UstmamÚ / Disciplinata / AFA / EstAsia / Radiodervish / Wolfango / Ageo / Materiale Resistente / Matrilineare / Enten Hitti / DKEA/ Saro Cosentino) oltre alla realizzazione di diverse colonne sonore per il cinema tra le quali: "Passano i Soldati" di Luca Gasparini (documentario 2001), "Benzina" di Monica Stambrini (lungometraggio 2002), "Velocità Massima" di Daniele Vicari (lungometraggio 2002),"L’Orizzonte degli Eventi" di Daniele Vicari (lungometraggio 2005),"Giorni in prova" di Daria Menozzi (documentario 2006), "Terapia d’Urto" di Monica Stambrini (lungometraggio 2006),"Il mio Paese" di Daniele Vicari (documentario 2006), "Seascape 2 - Castel dell’Ovo" di Olivo Barbieri (corto, 2006), "Sevilla 06 / Site Specific" di Olivo Barbieri (corto, 2006) e "Un Vaso di Buio", di Lazzaro Ferrari (corto, 2007). Da non tralasciare infine, che , Massimo Zamboni ha pubblicato tre libri: In Mongolia in Retromarcia (Giunti 2000), Emilia Parabolica (Fandango 2003) e Il mio Primo Dopoguerra (Mondadori 2005).
Lucia Vagliviello
Nasce ufficialmente Gatti Promotion Divisone Heavy
Agenzia di promozione dedicata alle bands e alle etichette che spaziano dal RocK al Metal piu Estremo passando per tutti i sottogeneri.
Gatti Promotion e’ un agenzia di promozione che si occupa di musica a 360 gradi e collabora direttamente con piu di 200 webzines nel mondo e con tutte le testate giornalistiche musicali. L'agezia inoltre collabora direttamente con le etichette Fuel Records, Lucifer Rising, Sweet Poison Rec, Lost Sound Rec, Self Distribuzione,Code 7 e PHD occupandosi direttamente di molteplici artisti con serietà e professionalità con l'obiettivo di crescere insieme . Dopo la nascita della struttura, i lavori che man mano hanno affermato il marchio nel settore archiviando plausi e consensi, è ormai ufficile, la nascita della sezione della Gatti Promotion Divisone Heavy, agenzia di promozione dedicata alle bands e alle etichette che spaziano dal Rock al Metal piu Estremo passando per tutti i sottogeneri (www.myspace.com/gattipromheavydiv). Dalle prime informazioni si apprende che vi è già un vasto programma di immineti lavori che sicuramente, per gli appassionati del genere e per gli addetti ai lavori , sucsiteranno interesse. Tra le imminenti uscite in programma,infatti, il 20 marzo è prevista Mandragora Scream con " Dragofly" Special CD è DVD.
Il box contiene il cd “Madhouse” più il nuovo DVD con i videoclips, brani inediti e filmati live mentre il 24 marzo sarà la volta di Gabriele Bellini con " De Revolutionibus Orbium Celestium" .
Lucia Vagliviello
Daniele Sepe in Tour.
Dopo l'uscita dell'album Kronomakia Daniele Sepe e Rote Jazz Fraktion con Ensemble Micrologus ecco le date del tour 2008.
Kronomakia è il nuovo lavoro del compositore napoletano. Ad affiancarlo, oltre ai Rote Jazz Fraktion, la formazione “allargata” di musicisti che da anni suonano con lui, anche il formidabile Ensemble Micrologus, protagonisti assoluti del rilancio dell’interpretazione della musica medievale. Ascoltare i dischi di Daniele Sepe è come entrare in una bottega di oggetti provenienti da ogni angolo del mondo e da ogni epoca. Si trova di tutto; musica araba e radici tradizionali, jazz, rarefazioni nordeuropee e musica antica. Kronomakia, come significa la parola, è una guerra contro il tempo, svolta con le armi della musica e della ricerca etnomusicologica. Per gettare nuova luce sull’origine di quella che e divenuta nell’occidente la “musica colta”, attraverso il riaffermarsi delle commistioni culturali che – come dice lo stesso Sepe - “ lo scambio di culture e civiltà diverse sia servito non poco a costruire quell’ organico strumentale che si chiamerà “orchestra” che è il simbolo della musica “colta” occidentale. Insomma Wagner non sarebbe esistito senza l’apporto di illustri anonimi musicisti di ascendenza mediorientale. Il mischiarsi delle razze e delle culture porta sempre l’umanità un passo in avanti”. Daniele Sepe è impegnato nel tour 2008 che lo vedrà protagonista il prossimo 28 marzo a Roma presso "Stazione Birra", il 6 aprile invece farà tappa a Pozzuoli al Madras ex Havana. Il 12 aprile invece a Cervia (RA) , Radio 3 Infestival con il
Concerto in diretta radiofonica su Radio 3, dalle 21 alle 23 Daniele Sepe & Rote jazz Fraktion più Ensemble Micrologus .Il 24 maggio invece sarà a Milano alla Cascina Monluè/Roda da Vida.
DANIELE SEPE - NOTE DI COPERTINA SU “KRONOMAKIA”
“Avevo quattordici anni quando mi capitò di assistere ad un concerto del Clemencic Consort. Proponevano i Carmina Burana in versione originale. Da allora la passione per la musica antica non mi ha più abbandonato, prova ne sia i quattro brani presenti nel già vetusto “Vite Perdite”. Qualche settimana dopo l’incontro con la musica antica e con quel gran musicista e divulgatore che è Rene Clemencic entravo a far parte del Gruppo Operaio ‘E Zezi e la parentela stretta che c’era tra le Saltarelle medievali e le Tarantelle che suonavo col gruppo era evidente. Come ritrovarsi in trattoria un dinosauro seduto accanto. E gli strumenti erano molto più simili di quanto lo potesse essere un flauto moderno in metallo a un flageolet medievale. I nostri “siscarielli” venivano fuori diritti diritti dalla notte dei tempi. E quindi, senza stare a farvela lunga, dopo aver tanto seguito questa musica ho avuto la fortuna di incontrare sul mio cammino questi bei tipi dei “Micrologus”. E tra parentesi scopriamo di avere in comune anche una militanza “pienamente” sinistrorsa. E allora via con questo progetto: “Kronomakia” - la battaglia del tempo, titolo suggerito da Stefano Valanzuolo per un mitico concerto nel chiostro di San Francesco a Sorrento. Negli anni questo concerto ci ha fatto incontrare un altro fantastico gruppo specializzato nel repertorio medievale: Theatrum Instrumentorum di Sasha Karlic, il famigerato musicista serbo che vive a Bologna con cui più che musica abbiamo diviso spesso fiumi di alcool, e a cui devo il mio fortunato incontro con la slivovitza.
E adesso qualche cenno su alcuni degli strumenti utilizzati in questo cd.
Ud, ‘Uth o Oud Letteralmente “legno” in arabo. Da questo strumento si parte per arrivare dopo secoli alla chitarra elettrica di Giacoia. L’ Ud fu introdotto in Europa dal mondo arabo attraverso la dominazione araba in Spagna e in Sicilia, ma anche dai crociati che tornavano dalla terra santa e che spesso acquisivano usi e costumi del luogo. Da questo strumento di origine mesopotamica l’Europa trarrà ispirazione per il liuto (la derivazione del nome è più che evidente) la mandola e in qualche modo per la chitarra. Si suona con un plettro e la tastiera del manico è cieca, ovvero senza tasti.
Viella, Vielle o viola Strumento sempre di origina est asiatica o araba. E’ la progenitrice del violino. In origine aveva la cassa di forma ovale, poi assunse la tipica forma ad 8 per favorire il movimento dell’archetto. Era lo strumento principe della musica da ballo, nonchË quello più usato dal mondo femminile. Il numero di corde era variabile cosÏ come l’accordatura.
Ribeca o Rebec Direttamente derivata dal Rebab arabo (sottolineo che nella musica araba tutti questi strumenti sono ancora in uso) si suona sempre con l’archetto, ma al contrario della viella che si usa poggiandola contro la spalla la ribeca si suona poggiandola sulle ginocchia.
Mandora o Grittern o Chitarra saracena E’ il più diretto antenato della chitarra. Simile all’Ud, ma con fondo piatto e corde in metallo. Veniva usato quasi sempre in coppia con l’Ud.
Sallterio o cannone Derivato dal Q‡nun arabo è uno strumento di forma trapezoidale con una numerosa serie di corde che si percuotono con delle bacchette o con dei plettri attaccati ai pollici.
Arpa Ecco uno strumento che invece con molta probabilità trova le sue origini nelle fredde terre celtiche. Chiamata anche Cythera barbarica è un altro strumento spesso suonato da donne.
Cornamusa o zampogna Altro strumento importato dall’oriente. Di origine antichissima e in particolare usato per la musica da ballo, visto l’aiuto che l’otre da al musicista per suonare molto tempo senza stancarsi eccessivamente. Diffusissima in Spagna, Grecia, Francia, Germania, Irlanda e sud Italia.
Buccina, Chiarina o Clarino Bisogna partire da questo strumento per arrivare alla tromba di Miles. Costruito in metallo è un lunghissimo tubo conico che veniva suonato almeno in coppia. Nella corporazione dei suonatori di Clarina era prevista addirittura la fustigazione per i suonatori che non la suonavano a dovere.
Già nel mondo romano l’uso militare e istituzionale di uno strumento molto simile chiamato tuba è severamente regolato.
Cennamella, Bombarda e Cialamello Strumento di origina asiatica a doppia ancia. Il famosissimo Aulos greco e la tibia romana sono i parenti illustri di questi strumenti diffusissimi ancora oggi e spessissimo usati in coppia con una cornamusa.
Vale la pena ricordare che tutti gli strumenti erano banditi dalla chiesa per l’esecuzione di brani della liturgia cattolica, ad eccezione di uno strumento che comparirà in epoca piu tarda, l’ organo portativo, ed erano esclusivo appannaggio della musica laica e di festa.
E vale la pena riflettere sul fatto che lo scambio di culture e civiltà diverse sia servito non poco a costruire quell’ organico strumentale che si chiamerà “orchestra” che è il simbolo della musica “colta” occidentale. Insomma Wagner non sarebbe esistito senza l’apporto di illustri anonimi musicisti di ascendenza mediorientale. Il mischiarsi delle razze e delle culture porta sempre l’umanità un passo in avanti.”
Daniele Sepe
“Che la Storia si possa definire una guerra illustre contro il tempo, una sorta di “Kronomakia” insomma, lo diceva già qualcuno nell’Ottocento e con maggiore autorevolezza di noi. La Storia tutta, compresa quella della musica, così legata nel suo evolversi a meccanismi di azione e reazione più o meno occulti; così lineare all’apparenza e, invece, fitta di intrecci imperscrutabili a proposito dei quali, oggi, si parlerebbe di fusion con assoluta nonchalance.
In certe epoche, poi, il concorso/scontro di istanze culturali diverse o di segno opposto ha assunto un andamento frenetico, rendendo impossibile racchiudere la creazione, musicale o letteraria che fosse, entro margini inviolabili. La nostra, ad esempio, è una di queste epoche. Ma, andando a ritroso nel tempo, si scoprono nel Medioevo, specie in quel periodo compreso tra il fatidico anno Mille ed il secolo XIV, i segni di una vivacità ancora più ribollente e composita. La contaminazione, di cui troppo si discute oggi in musica e non solo, ha dunque radici antiche.
A spianare la strada all’incontro (solo in apparenza bizzarro) tra l’ensemble Micrologus e Daniele Sepe Ë la scelta di un repertorio nel quale convivono per natura il tratto colto e quello popolare, l’approfondimento vocale e strumentale, l’accento religioso e profano, nel rispetto di una tendenza storica della musica occidentale medievale capace di trasformare la tradizione in innovazione, non disdegnando di assimilare istanze “altre”, come quelle del mondo arabo.
Per gettare uno sguardo accorto sulla produzione musicale dei primi secoli del secondo millennio, però, occorre fare un passo indietro e prendere in considerazione il ruolo propulsore ricoperto dalla Chiesa, gia dal V secolo, attraverso la codificazione e la diffusione del canto gregoriano. Sottratto ad una funzione voluttuaria (cara a greci e romani) e destinato ad un uso spirituale, ma non per questo meno efficace sul versante sociale, il salmo gregoriano fissava il ruolo predominante della musica vocale su quella strumentale e dell’elemento melodico su quello ritmico. Col tempo, con la lingua latina inquinata dagli influssi volgari emergenti, il canto gregoriano, strettamente modulato sulla parola, avrebbe inevitabilmente assunto altre sembianze (Inni e Sequenze), accedendo ad un’espressività meno rigida, aprendo di fatto la strada alla canzone profana.
Quest’ultima si pone come evoluzione ed insieme reazione nei confronti degli stilemi espressivi “ufficiali”: di tale natura sovversiva è testimonianza l’accanimento col quale la nuova produzione fu a lungo osteggiata dal clero. La musica, dunque, esce dalle chiese e si affida a girovaghi, saltimbanchi che, nel corso degli anni e nei diversi paesi, prenderanno nomi diversi: i jongleurs, faranno spazio ai troubadors (in Provenza), ai trouvères (nel nord della Francia), ai Minnesanger (in Germania), ed ai menestrelli, cosÏ detti per il fatto di “ministrare”, appunto, un ufficio musicale. » in ambito trobadorico che la danza assurge al rango di fenomeno sociale, trovando sviluppi a corte (danza alta) o in contesti assai meno formali, come nel caso del Saltarello o della Manfredina, balli ripresi qui con esempi di fine Trecento ricavati da un manoscritto custodito a Londra.
Tra le molte nuove figure impegnate a diffondere il verbo musicale, un posto di rilievo spetta ai clerici vagantes ed ai goliardi (studenti girovaghi costretti a spostarsi per le varie città d’Europa per seguire le lezioni), beffardamente distanti dall’ufficialità liturgica e cortigiana, avvezzi ad un linguaggio che del latino si serve in termini parodistici, contaminandolo con espressioni della nascente lingua volgare. I Carmina Burana - ritrovati nel 1803 presso il convento benedettino di Beuren e resi celebri, nel ventesimo secolo, soprattutto da Carl Orff in una versione spuria sinfonica - sono appunto opera di questi studenti impertinenti e colti: si tratta di canzoni profane scritte intorno al 1230, in cui si celebra la natura (“Tempus transit gelidum”) o le gioie del cibo e dell’amore, fino ad attaccare il potere (“Vite perdite”) rivelandone la corruzione con ammirevole coscienza critica.
Non si pensi, comunque, che l’elemento sacro scompaia del tutto dalla produzione musicale fiorita intorno al Due e Trecento. In Italia, ad esempio, accanto all’affermarsi della poesia trobadorica, si assiste al nascere della Lauda, connessa al boom del francescanesimo e di altri fenomeni religiosi. Analogamente, in Spagna prende piede la Cantiga, evoluzione coerente, in senso storico-culturale, dell’inno gregoriano. Sul piano formale, la Cantiga (cosÏ come la Lauda) presenta innovazioni non trascurabili, poggiando su un riferimento tonale finalmente concluso dal quale il canto popolare - specie quello di derivazione araba, molto influente in Spagna - aveva insegnato a non prescindere. Le Cantigas de Santa Maria rappresentano la più importante raccolta di canti religiosi di ispirazione popolare del tempo; fu il Re Alfonso X di Castiglia a riunire i contributi di vari poeti musicisti in un’unica opera, giunta a noi in un prezioso codice di fine Duecento che rappresenta, tra l’altro, una straordinaria fonte iconografica per lo studio degli strumenti dell’epoca. A conferma del legame forte tra la produzione spagnola e quella di derivazione araba-andalusa c’è il fatto che poemi mozarabici di vari autori, come Al Quazzal Malaqui, venissero modulati di frequente su melodie già esistenti, spesso ricorrendo proprio alle Cantigas”
Stefano Valanzuolo
CREDITI DEL CD:
Registrato da Piero De Asmundis e da Adolfo Broegg nel febbraio del 2006
mixato da Piero De Asmundis e Daniele Sepe nell’ottobre del 2007 a “Hypnocampos studio” - Napoli
Masterizzato da Bob Fix
Arrangiato e prodotto da Ensemble Micrologus e Daniele Sepe
Le traduzioni di “Stayin’ alive” e “Norwegian Wood” sono di Salvatore Lo Leggio
Le foto degli strumenti medioevali sono di Roberto Vaccai
Fotomontaggi di Mario Zenga su immagini Fotolia:
“i 3 santi”: © Bartlomiej Kwieciszewski / fotolia
“l’angelo del Melozzo”: © Eishier / fotolia
“vetrata”: © Dmitry Zhukov / fotolia
Grafica: Studiozeta Napoli - www.studiozetaweb.com
www.micrologus.it - www.danielesepe.com - www.myspace.com/danielesepe
Ensemble Micrologus
Patrizia Bovi -Canto, arpa gotica, castagnette, buccina
Simone Sorini -Canto, chitarra latina, liuto
Adolfo Broegg - Oud, buccina
Goffredo Degli Esposti - Flauto traverso, flauto doppio, kaval, cialamello, zufolo e tamburo, cornamusa, ciaramella
Gabriele Russo - Viella, lira calabrese, cornamusa, buccina
Gabriele Miracle - Salterio a percussione, tamburello, tammorra, darbukka, bendir, riqq, castagnette
ROTE JAZZ FRAKTION
Auli Kokko - Voce, percussioni
Umberto Iuorio - Voce recitante
Daniele Sepe - Sax tenore, sax soprano curvo e diritto, clarinetto turco in sol, chalumeaux, gralla,flageolet
Gianfranco Campagnoli - Tromba
Roberto Schiano - Trombone
Franco Giacoia - Chitarra elettrica, chitarra fretless
Piero De Asmundis - Piano acustico, piano Rhodes, Prophet, Honher clavinet
Lello Petrarca - Basso elettrico, Rhodes, Microkorg
Massimo Cecchetti - Basso elettrico
Roberto D’Aquino - Basso elettrico
Aldo Vigorito - Contrabasso
Roberto Lagoa - Congas, bongos, tamburello, shaker, cabasa
Marzuk Meijri - Darbuka, daf, ney
Claudio Marino - Batteria
Lello De Fenza - Batteria
Daniele Sepe- Biografia
Daniele Sepe è la napoletanità che si fonde con il jazz, il funk, il folk balcanico e il rock, una contaminazione continua dove la vivacità e la forza dei suoni si accompagna ad una sentita critica sociale che non disdegna anche il gioco dell’ironia.
La carriera artistica del poliedrico artista napoletano parte nella seconda metà degli anni ’70 con il gruppo operaio di Pomigliano D’Arco E Zezi insieme al quale incide e suona per alcuni anni. Nel frattempo gli studi sul flauto si concludono con un diploma al conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli; ma il vero amore è il sassofono. La sua corrosiva forza entra in contatto con gruppi della new wave partenopea come Little Italy, Bisca e Degrado collaborando in alcuni concerti.
La passione e le capacità tecniche sono tante, i guadagni pochi e dunque Sepe si dedica dapprima alla musica barocca e poi al ruolo di turnista a fianco di musicisti quali Nino D’Angelo, Gino Paoli, Eduardo De Crescenzo e Nino Buoncore. In questo periodo s’inverte la rotta: poco entusiasmo e maggiori entrate economiche. Questi sacrifici però non sono vani perchÈ il sassofonista riesce ad autoprodursi il primo album “Malamusica” che ottiene un buon riscontro dalla critica, cosÏ come i seguenti “L’uscita dei gladiatori” e “Play standards and more”.
E’ grazie a Ninni De Pascale della Polo Sud records che Daniele Sepe ottiene il suo primo contratto discografico sancito dal disco “Vite Perdite”. Forse inaspettato quanto meritato, il lavoro riceve un unanime consenso di critica e pubblico tanto che alcuni registi cinematografici (Martone, “L’amore molesto”, Ferrario, “Figli d’Annibale”, Battiato, “Cronache di un amore violato” e numerosi altri) lo scelgono per musicare le proprie pellicole. Dopo queste impegnative quanto prestigiose fatiche, che gli permettono anche di far conoscere maggiormente il proprio nome, Sepe incide dapprima “Spiritus Mundi” e poi il suo primo album per Il Manifesto “Trasmigrazioni”. La stima di questa nuova etichetta nei suoi confronti Ë suggellata dalla stampa dell’antologico “Viaggi fuori dai paraggi”. I primi premi arrivano con “Lavorare stanca”, libro-cd che riceve tra l’altro il premio Tenco come miglior album in dialetto e la nomination al Premio Italiano della Musica (PIM). In coda agli anni ’90 Ë invitato in prestigiosi festival europei come il Womad Bruxelles, “Les Allumees” di Nantes, “Beethoven Kunstnhalle” di Berlino. Non Ë quindi un caso che grazie a “Conosci Victor Jara” entra nelle classifiche indies italiane. Nel 2000 pubblica “Truffe & Other Sturiellett” a cui segue la messa in scena al Teatro Argentina dei “Dieci comandamenti” di Raffaele Viviani, realizzato insieme a Mario Martone.
Le 20.000 copie vendute del successivo “Jurnateri” rappresentano una gran bella soddisfazione per Sepe, che ritorna di nuovo a collaborare con il cinema nei film di Gabriele Salvatores “AmnÈsia” e “Casa di frontiera” di Massimo Costa.
Nel 2002 pubblica "Anime Candide” (canzoni d' amore e di guerra) per il manifesto cd, che vende oltre 20.000 copie (e continua a vendere). Sempre con il manifesto pubblica sul finire del 2004, “Nia Maro”, disco che registra il medesimo successo del precedente.
Due anni dopo, nel 2006, Sepe affronta a proprio modo gli anni settanta, politicamente e musicalmente, con “Suonarne uno per educarne cento”, una sorta di summa di tutto ciÚ ha influenzato il Sepe musicista e militante. Dissacrante come nessun altro lavoro del musicista, ottiene grandi recensioni dalla stampa e ottime soddisfazioni di vendita.
Nel 2003 partecipa come unico musicista italiano ospitato allo "Strictly World Music Festival" edizione 2003 a Marsiglia, cosÏ come Ë stato l’unico a rappresentare il nostro paese nell’estate 2004 Sziget festival di Budapest.
Lucia Vagliviello