domenica 7 settembre 2008

'A67 : « SUBURB »


IL CONCEPT ALBUM DEDICATO ALLE PERIFERIE DEL MONDO
IN LIZZA PER LA TARGA TENCO «ALBUM IN DIALETTO»
E IN ARRIVO IL VIDEOCLIP E LO SPETTACOLO CON GIANCARLO DE CATALDO
Uscito il 30 Maggio per Edel, il secondo disco dei napoletani 'A67 riscuote
consensi e attenzioni in Italia e all'estero, presentato alla Festa Europea della
Musica a Patrasso (Grecia) e «Hot Artist» della settimana su Mtv.it.
Dopo l’Estate live, per la nuova stagione gli ‘A67 preparano altri concerti, un videoclip
(girato in esclusiva al MAV, il nuovo Museo Archeologico Virtuale di Ercolano con
l’azienda di computer grafica già nel dvd “Pink Floyd: live at Pompeii”) e il nuovo
spettacolo scritto con Giancarlo De Cataldo (l’autore di “Romanzo criminale”).
SUBURB: il mappamondo sonoro della nuova generazione del pianeta,
l’energia più dirompente e inevitabile del momento: la musica meticcia
metropolitana, periferie del mondo che puntano al centro del suono, intese
come quartieri cittadini ma anche come Sud, e giunte nei Duemila al primo vero
momento da protagoniste sulla scena, dense della “rabbia” e della creatività giovanili.
SUBURB: il nuovo disco degli ‘A67, che dopo aver fatto parlare di sé con l’esordio «’A
camorra song’io» (Polosud 2005), premi e colonne sonore, progetti per i diritti umani e
contro le mafie con Amnesty e Libera, e circa 150 concerti in tre anni, mantengono saldo
il rapporto col loro tempo e la società, e dal pieno della periferia sud di provenienza
(Scampia, Napoli) alle periferie del mondo si rivolgono con un concept-album di
crossover mediterraneo (prodotto da Simone Chivilò con Sognavento e Polosud)
ricco di ospiti, lingue, strumenti diversi: illustri nomi italiani (fra cui Mauro Pagani e
gli scrittori Roberto Saviano e Valeria Parrella) e alter-ego dai diversi continenti: gli
storici crogiuoli del Mediterraneo (Napoli al centro, Marsiglia verso l’Europa e Istanbul
verso l’Asia) e India e Brasile, le due più grandi democrazie emergenti. Dialetto
napoletano, l’antica lingua Malayalam e il rap delle favelas di San Paolo, la ghironda e il
sitar elettrico, il santur e il flauto prog, la letteratura nelle viscere del groove...
La forza e l’urgenza dell’incontro, dalle periferie del mondo dritti al centro.

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