domenica 6 aprile 2008
Seconda Edizione Segna col Cuore: 18 aprile allo Stadio Dirceu di Eboli.
Gemellaggio sportivo tra ‘i Meridiani’ Onlus, ‘Giovani del Sud’ e No Fair-No Play . La passione si è fermata ad Eboli. In campo due team agguerriti per raccontare una storia fatta di amicizia e impegno.
Sugli spalti il sorriso dei bambini per donare un futuro ai ragazzi di Padre Kizito. Fair play: un modo di pensare, più che di giocare. ‘No Fair-No Play’: un po’ come dire se lo stile non ce l’hai che giochi a fare? Luciano Capponi, ideatore del progetto No Fair-No Play e presidente del Comitato Etico, non ha dubbi in proposito. Insieme agli amici Gianfranco Zola e Nevio Scala, continua a insistere e a lanciare ammiccanti messaggi ‘dal futuro’, diffondendo il virus del ‘buon pallone’ . E, visto che ad Eboli lo stile e la passione sono di casa, Alfonso Giarletta e Lello La Pietra, generosi e infaticabili organizzatori dell’iniziativa ‘Segna col Cuore’, hanno voluto come partner dell’iniziativa No Fair-No Play onlus, aderendo con entusiasmo al progetto di Luciano Capponi e dedicando la partita al buon calcio e... ai ‘buoni bambini di domani’. ‘Colpevole’ del gemellaggio un amico comune, quel Tony Capuozzo, penna acuta e voce scomoda, che non lesina lo spessore della sua presenza (mediatica e no) nella porta del Team NFNP. Sostenitore del progetto, lo ha sottoposto agli amici di Eboli e loro ci hanno creduto. L’evento, promosso dalle associazioni ‘i Meridiani’ Onlus’ e ‘Giovani del Sud’ e realizzato con il contributo dell’Istituto per il Credito Sportivo, gode del patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Salerno, del Comune di Eboli e dell’Esercito Italiano. La partita sarà anche ripresa da Play tv Sky869 mentre Radio Marte, network regionale, provvederà a coprire adeguatamente la pubblicità dell’iniziativa. Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla realizzazione di progetti dedicati all’infanzia, in particolare ai ragazzi di Padre Kizito Sesana, tenace missionario Comboniano fondatore della comunità di Koinonia in Kenia, finalizzata al recupero degli ‘street children’. "Quei bambini di strada – commenta Luciano Capponi - sono il segno di un mondo impazzito, che qui nel mondo civile come là nel territorio della privazione, costringe i bambini a vivere di espedienti e di assenze". Al progetto ‘Nairobi online’ saranno destinati dagli organizzatori di ‘Segna col cuore’ strumenti informatici e materiale didattico, mentre parte del ricavato sarà destinato da NFNP onlus alla costruzione di un piccolo campo di calcio e alla fornitura di attrezzature sportive. Il 18 aprile scenderanno dunque in campo i beniamini dello sport e dello spettacolo: il Team No Fair No Play – Campioni dello Sport guidato da Nevio Scala e la Nazionale Italiana Artisti Tv. L'evento sarà presentato da Maria Teresa Ruta e Barbara Brighetti, primatista mondiale di lancio in quota senza respiratore. Se il tempo lo consentirà, la testimonial ‘No Limits’ si lancerà col paracadute insieme ai paracadutisti della ‘Sky Diver di Salerno’ e porterà il pallone al centro del campo. Inno No Fair-No Play in campo (repertorio doc alla cena di gala prevista al termine dell’incontro) da parte della Band Noctis Imago, giovane gruppo emergente capace di incantare e stupire. In campo , come "Messaggeri Sorridenti di Fair Play", i professionisti dello sport, della musica, dello spettacolo e della vita "No Fair- No Play Team/Campioni dello sport , scenderanno in campo: Gianfranco Zola, Luciano Capponi, Tony Capuozzo, Paolo Ficara, Sandro Cuomo, Gennaro Di Napoli, Daniele Bracciali, Max Bertolani, Massino Crippa, Luigi Conte, Giuseppe Abbagnale, Davide Tizzano, Franco Porzio, Patrizio OLiva, Antonio Arena, Roberta Antignozzi, Davide Lippi, Franco Ricci, Luca Pellegrini, Gian Carlo Corradini e Nevio Scala. Per la Nazionale Italiana Artisti Tv scenderanno in campo: Fabrizio Bracconeri, Raffaello Balzo, Antonio Cupo, Cristian Cocco,Davide Urgu, Ivan Cocco, Marco Pinna, Sandro Giacobbe, Ezio Gianola, Davide Silvestri, Luca Dorigo, Francsco Gullo, Gigi Sammarchi, GIanfranco Russo, Riccardo Sorrentino, Corrado Tedeschi, Giovanni Rienzo, Sal Da Vinci,Angelo Di Gennaro e Fernando Vitale.
Lucia Vagliviello
Mmh…
Un ‘pensierino’ di Luciano Capponi, ideatore del progetto No Fair-No Play e Presidente del Comitato Etico
Il buon Dio vide che i bambini entravano sui campi di calcio, la domenica, mano nella mano con i calciatori e
disse: ‘È cosa buona…’
Poi vide tanti bambini entrare gratis, sempre allo stadio e non poté far a meno di sussurrare: ‘È cosa buona…’
Guardò un po’ meglio e si accorse che quei bambini, al di là di vaghi sorrisi e urletti, avevano gli occhi tristi e
pensò: ‘Mmh…’ e guardò un po’ meglio.
‘Sembra una pubblicità…’ rifletté e s’avvide che durante la settimana gli adulti non tenevano più i bambini
per mano.
Allora andò a curiosare nelle scuole di calcio, per ritrovare quel sorriso che lui, a piene mani, aveva elargito
agli uomini e sentì la frase di un istruttore: ‘Spaccagli le gambe!’
‘Oh mio Dio… (e sorrise, ovviamente, perché si riferiva a se stesso)… la pubblicità nasconde qualcosa’
Per un po’ si fermò osservando e si accorse che un enorme paradosso si stava divorando il mondo.
Un soldato di pace morto in missione… ‘Un soldato di pace? - disse a se stesso - Non è forse uguale ad un
coltello per fare il tè?’
Sussurrò: ‘C’è qualcosa che non va’.
E pur nella sua divina misericordia, agitò un pochino nervosamente le mani.
Guardò qui e là, non più a caso.
E vide bambini uccisi dai genitori…
Adulti accecati da brame pedofile…
Il terzo sesso e… il quarto, il quinto… e chissà.
Le stragi del sabato sera.
Le veline.
E vide la guerra negli stadi…
‘La guerra negli stadi’.
Nei cuori.
Così, il buon Dio, non ebbe più nulla da dire.
Solo, un pochino, pensò: ‘Mhm…’.
‘Perché non si ricordano dei bambini? - disse ad alcuni angioletti che svolazzavano beati - Ci vuole un
programma a lungo termine… c’è un grande lavoro da fare e… senza perdere tempo!’
Poi accese il televisore e ascoltò solo brutte notizie e vide scene strazianti.
‘Perché non fanno il tg delle cose buone?’ si trovò a dire il buon Dio.
‘Perché saresti un buonista e un qualunquista - rispose un angelo sveglio. ‘E poi - continuò l’angelo - c’è il
diritto di cronaca, l’impero dei media e…’
‘ Basta’ tuonò il buon Dio.
Ma nessuno sentì la sua voce perché intervenne la ‘ par condicio’ e… parlò un altro.
Figuriamoci chi.
Luciano Capponi
NO FAIR – NO PLAY ONLUS
Risposte Negate
Egli nacque, d’incanto, come tutti i bambini di questo mondo.
Prima non c’era e poi, tac, sì. Dov’era? E quando tornerà lì, sarà lo stesso posto da cui veniva?
Domande tante, risposte nessuna. Ma questo bimbo eccolo qui, amato e protetto.
Crescerà con accanto la madre e il padre che, secondo la nuova regola sociale, saranno accanto a
lui, sempre, fino all’età scolare. E quando andrà a scuola, sarà una festa permanente con il sorriso
degli insegnanti e il calore fraterno di tutti i bimbi, un gioco da vivere di slancio. Saprà imparare e
crescere lievemente, com’è giusto che sia, senza imposizioni, competizioni esasperate, spregio della
diversità.
E quando inizierà a fare sport, lo farà con grande forza e tenace agonismo, ma nel rispetto
dell’avversario. Semplici regole innate di altruismo, cavalleria, onore. Così, prima o poi, andrà allo
stadio e godrà, come possiamo vedere in televisione, di questa grande festa chiamata gioco del
calcio.
Sinceramente, sfogliando gli annali, non riusciamo a comprendere come un tempo negli stadi e sui
rettangoli d’erba crescesse l’odio e la guerra. La ricetta, in fondo, era semplice.
Certo, non possiamo negarlo, i nostri antenati hanno provato in tutti i modi a risolvere il problema,
ma sbagliavano nell’imporre regole e leggi restrittive.
La risposta era così evidente che per la sua evidenza si celava: non ha senso fare la marmellata con
la frutta marcia, non viene. Mentre i bambini, che sono il futuro, si prestano molto volentieri, se colti
al momento giusto, a realizzare sapori incantevoli.
Può sembrare riduttivo accomunare i bambini alla marmellata, ce ne rendiamo conto, ma il senso
crediamo sia chiaro e luminoso.
Così disse e dice ‘NO FAIR-NO PLAY’.
Non è facile, sapete, essere posteri vivendo con gli antenati. Ma prima o poi, è inesorabile, i posteri
verranno, nella speranza di non vederli costretti a vivere in celle frigorifero. Non vi pare?
Luciano Capponi
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